05 Bellitalia - LUISA TURCHI, storica dell'arte, Giornalista

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Catalogo a cura di Stefano Cecchetto e Luisa Turchi, della mostra “Bell’Italia la pittura di paesaggio dai macchiaioli ai neovedutisti veneti 1850-1950”, a cura di Stefano Cecchetto e Maurizio Vanni, tenutasi al Centro Culturale Bafile Rio Terrà Caorle, 20 giugno-25 ottobre 2015.  
Venezia e la sua laguna, il mare, la campagna e la montagna: luoghi della memoria e della contemplazione sublimati dalla pittura, esaltati dalla luce e dal colore e raffigurati in un’affascinante sequenza di paesaggi. Meravigliose vedute che rivelano la dimensione interiore dell’artista il quale, partendo dai luoghi del proprio vissuto, si sposta poi verso altri luoghi:  dentro all’itinerario segreto di uno “stato d’animo”. Un itinerario dentro la pittura di paesaggio italiano che descrive il clima di rinnovamento e la metamorfosi in atto tra Ottocento e Novecento, attraverso una selezione di circa 120 opere di artisti, appartenenti alla corrente veneta e toscana. Luoghi immaginari, emotivi e senza territorio, che non indugiano sulla riproduzione del visibile ma, al contrario, esaltano la rivelazione dell’invisibile, dove l’intuizione di un momento diviene essenza del nostro vissuto. L’artista si abbandona alla rappresentazione del ‘vero’: in questi dipinti è celato – e contemporaneamente rivelato – il mistero delle cose esistenti e la loro quotidiana rinascita nella luce e nel colore di una rinnovata materia pittorica. Il percorso delinea l’evoluzione del concetto di “veduta” che, partendo dalla rappresentazione ottocentesca, si trasforma attraverso la visione romantica dell’artista – la ‘macchia’ dell’espressionismo toscano e la luce di quello venetoper approdare ai nuovi linguaggi del Novecento. Artisti del calibro di Giovanni Boldini; Giovanni Fattori; Telemaco Signorini; Angiolo e Lodovico Tommasi, Angelo Dall’Oca Bianca; Luigi Nono; Ippolito Caffi; Ettore Tito; Gennaro Favai; Alessandro Milesi; Teodoro Wolf Ferrari; Gino Rossi; Umberto Moggioli; Guglielmo Ciardi, con i figli Emma e Beppe Ciardi; Pietro Fragiacomo; Luigi De Giudici; Virgilio Guidi; Felice Carena si alternano e si susseguono a comporre cinque sezioni tematiche. La prima, Venezia e il suo immaginario, lo conduce ad ammirare una suggestiva panoramica dedicata alla città delle meraviglie, ritratta nelle diverse ore del giorno e della notte. Una città che si trasforma in un palcoscenico di luci e ombre assolutamente affascinate. “La montagna, nei luoghi e dello spirito” è il titolo della seconda sezione. Qui l’artista ritrova se stesso nella contemplazione dell’infinito; la montagna è la casa dell’anima è l’oasi tranquilla della mente, è il luogo dove si celebra una rinascita nella quale si condensano tutti gli elementi, i colori e le forme dell’universo. Particolarmente suggestiva la terza sezione intitolata “Percorsi d’acqua” con il paesaggio incantato delle isole di Burano e Mazzorbo, la quiete spirituale di San Francesco del Deserto e gli orti che affiorano dalle acque della laguna. È  nella metamorfosi del paesaggio, tra la pace della laguna e la forza del mare che si rivela l’espressionismo pittorico e la poetica delle emozioni più intime. Un piccolo grande mondo è riconoscibile nella sezione “La campagna e i luoghi della memoria”: il neoclassicismo, il romanticismo, il realismo e l’impressionismo sono in dialogo con le vedute en plein air dei Macchiaioli e degli artisti veneti. Nella quiete campestre, il paesaggio si placa e i toni della pittura si accendono di colori nuovi; la campagna riemerge avvolta nel torpore e nel silenzio dell’estate. La rassegna si conclude con “Omaggio a Luigi de Giudici”. Pittore capesarino Luigi (Gigi) De Giudici (1887-1955) che ha saputo sviluppare il suo itinerario artistico nell’ambito delle avanguardie del suo tempo. L’espressionismo dell’artista si estende a temi e situazione diversi, ma è nella rappresentazione del paesaggio che egli ritrova la robustezza del segno e la varietà cromatica della grande pittura del Novecento.
All’interno, 6 saggi di approfondimento sulla vita, stile e produzione artistica degli artisti in mostra e del periodo in esame: Il paesaggio tra luce e colore di Stefano Cecchetto (pp. 12-19); Chiar di luna. Da Caffi a Fragiacomo fino a De Maria: veduta romantica, paesaggio elegiaco e notturno visionario di Luisa Turchi (pp. 20-31), Sentire il paesaggio. Trasformazioni del sentimento del vero nella pittura di Guglielmo, Beppe ed Emma Ciardi di Myriam Zerbi (pp. 32-39); Giovanni Boldini, il pittore viaggiatore di Tiziano Panconi (pp.40-45); Treviso. L’esempio di Guglielmo Ciardi di Eugenio Manzato (pp. 46-51); Margherita Sarfatti, Novecento e la cultura come strumento unitario di Maurizio Vanni (pp. 52-59); Omaggio a Luigi De Giudici di Stefano Cecchetto (p. 36). Gli Artisti e le opere, biografie-schede dei curatori (pp. 153-191).
Artisti in mostra e in catalogo: Giovanni Barbisan, Luigi Bechi, Pieretto Bianco, Giovanni Boldini, Italico Brass, Angelo Brombo, Vincenzo Cabianca, Ippolito Caffi, Felice Carena, Eugenio Cecconi, Carlo Cherubini, Beppe Ciardi, Emma Ciardi, Guglielmo Ciardi, Nando Coletti, Nino Costa, Angelo Dall’Oca Bianca, Luigi (Gigi) De Giudici, Astolfo De Maria, Giulio Ettore Erler, Arturo Faldi, Giovanni Fattori, Gennaro Favai, Ruggero Focardi, Pietro Fragiacomo, Bruno Gherri Moro; Luigi Gioli, Virgilio Guidi, Ernesto Mattiuzzi, Alessandro Milesi, Umberto Moggioli, Luigi Nono, Luigi Querena, Juti Ravenna, Gino Rossi, Lina Rosso, Giovanni Salviati, Rubens Santoro, Francesco Sartorelli, Telemaco Signorini, Nino Springolo, Ettore Tito; Angiolo Tommasi, Lodovico Tommasi, Aldo Voltolin, Teodoro Wolf Ferrari.

È presente in OPAC SBN (Catalogo del Servizio Bibliotecario nazionale):
É presente in SBT (Catalogo cantonale trentino):

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