18 archeologia sensoriale - LUISA TURCHI, storica dell'arte, Giornalista

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L’archeologia sensoriale del futuro.
Magister Canova alla Misericordia
di Luisa Turchi

Si può riuscire attraverso un format contemporaneo ad attualizzare in maniera esponenziale un mito del passato, già assai studiato, come lo scultore, pittore, architetto e diplomatico Canova, primo ambasciatore della bellezza neoclassica nel mondo? A catturare l’attenzione di storici dell’arte, emozionando anche il grande pubblico?
Sì, se c’è di mezzo la regia di Cose Belle d’Italia Media Entertainment, con un direttore artistico che è Luca Mazzieri e collaboratori in grado di unire, in uno scenografico percorso multimediale, il potere visivo delle immagini artistiche tra esasperato dinamismo e quieta solennità, con il sapiente rigore scientifico   di testi critici, curatori della mostra Mario Guderzo, direttore della Gypsotheca e Museo Canova di Possagno, e Giuliano Pisani, filologo classico e storico dell’arte.
Una configurazione di tipo concettuale che ha legami con architettura, scenografia, design, cinema e fotografia. Indispensabile la teatralizzazione che diventa interiorizzazione, intima scoperta del visitatore co-protagonista che compie un singolare viaggio virtualmente vero nel “Giacimento”, luogo ispirato alle Cave di marmo di Carrara realizzato in architettura tessile, formato da “sei stanze dell’anima” di Canova, tramite la voce narrante incisiva e squillante dell’attore e regista Adriano Giannini, mentre la coinvolgente colonna sonora è affidata al compositore e violoncellista Giovanni Sollima.
Si parte entrando nel “pensiero fluido e azzurro” della monumentale testa bianca dello scultore, installazione site-specific di Fabrizio Plessi che dell’artista ha amato l’architettura spaziale: un faro di luce nel buio della Scuola della Misericordia come un dirompente flash al magnesio. Proiezioni in macro e micro, dissolvenze incrociate, visioni stereoscopiche si legano strettamente all’itinerario auditivo. Alla precisione degli studi anatomici nei disegni eseguiti a grafite e sanguigna a confronto con sezioni del corpo umano, segue l’elaborazione dai calchi alle   sculture. Dall’immacolata segretezza della statua di Paolina Borghese, Venere Vincitrice nascosta in una struttura ellittica di tessuto dorato, al realismo brutale e michelangiolesco di Ercole e Lica, all’etereo abbraccio luminoso delle Tre Grazie, alla levità chiassosa delle danzatrici delle tempere canoviane, fino alla struggente poesia della farfalla trait d’union della ‘fiaba’ di Cupido e Psiche, inno all’amore perduto e ritrovato.


«Magister Canova»
Fino 22 novembre 2018
Scuola Grande della Misericordia - Venezia


Versione cartacea:
L’archeologia sensoriale del futuro.
Magister Canova alla Misericordia
contribution di Luisa Turchi
In: “Venews”, n. 226, luglio-agosto 2018, rubrica “Arch+Art in città”, n. 20 p. 56; Industria Grafica di Renato Valentini, Cadoneghe (Padova)
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